LDH altissimo: cosa indica e quali sono le cause?

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Scoprire un livello di LDH altissimo mediante le analisi del sangue è un segnale che deve spingere qualsiasi persona ad approfondire gli esami clinici, poichè un LDH alterato potrebbe nascondere gravi problematiche. Scopriamo allora il significato di questo valore e gli eventuali sintomi associati.


Un valore elevato di LDH può essere ad esempio la spia di un danno in corso ai tessuti che porta a un aumento della condotta dell’LDH nel siero del sangue, oltre al campanello d’allarme di diverse patologie.



Cos’è l’LDH ?


L'LDH, denominato anche lattato deidrogenasi, è un enzima citoplasmatico presente in molteplici parti del corpo come ad esempio: nel fegato, nei reni, nel pancreas, al miocardio, nei polmoni, nei globuli rossi e muscoli scheletrici. L'LDH permette di metabolizzare lo zucchero e di convertirlo in energia utilizzabile dalle cellule.


Nel dettaglio l'LDH rende più veloce la trasformazione dell’acido piruvico in acido lattico, elemento che viene generato nei muscoli quando viene utilizzato il glucosio.


Questo enzima però, essendo presente in diversi tessuti, non è certamente l’unico indice da valutare per scoprire un’alterazione epatocellulare. Valori elevati possono presentarsi anche se il paziente è stato colpito da infarto del miocardio, leucemia e problematiche inerenti i muscoli scheletrici.


La sua valutazione viene effettuata quando il medico sospetta una possibile lesione al miocardio, al fegato oppure ad altri muscoli.



LDH altissimo: cause


Un valore di LDH altissimo indica chiaramente l'esistenza di un danno ai tessuti. Le cause e quindi le patologie che portano ad avere valori elevati di LDH sono molte poiché tale enzima è presente in molti tessuti del nostro organismo.


Tra le patologie più comuni che sono alla base delle cause di un livello di LDH altissimo troviamo:


  • · Infarto del miocardio. Solitamente, nelle 24 ore successive un attacco al cuore, le cellule del cuore in necrosi possono raggiungere un LDH altissimo con un picco nei 2-3 giorni seguenti che può durare anche due settimane. Nel caso si riscontrasse anche uno scompenso cardiaco congestizio, vi sarebbe comunque un aumento di LDH causato dal ristagno del sangue a livello del fegato.


  • · Infarto polmonare. Insieme all’embolia polmonare, spesso confusa con l’infarto del miocardio, causa valori alterati di LDH.


  • · Malattie epatiche. Un aumento di LHD può verificarsi quando l’organismo viene colpito da epatite virale o malattie croniche, intossicazioni acute o necrosi epatica, che distrugge le cellule del fegato, dovuta alla presenza di agenti tossici.


  • · Lesioni e traumi muscolari. Il valore può apparire elevato nelle persone colpite da disordini muscolari come la distrofia muscolare di Duchenne (DMD).


  • · Patologie renali. In casi più rari, questo valore alto può essere causato da patologie renali o ritrovarsi nei pazienti che sono stati colpiti da ischemia renale. Allo stesso modo, l’LDH aumenta se vi sono tumori maligni in corso o metastasi a livello del fegato.


  • · Anemia. Anche l’anemia causa un aumento di LDH, lasciando stabili i valori di altri enzimi. È il caso dell’anemia perniciosa, malattia progressiva: questa patologia, che vede aumentare le dimensioni dei globuli rossi, deve essere trattata assumendo ogni giorno vitamina B12, fondamentale per il nostro corpo, in una dieta che sia il più equilibrata possibile.


  • · Assunzione di farmaci. Un LDH altissimo, infine, può essere causato dall’assunzione di farmaci. Tra questi segnaliamo l’aspirina, anestetici, steroidi anabolizzanti, anestetici, narcotici oltre all’abuso di alcool. L’incremento dell’LDH può essere in ogni caso l’avvisaglia di diverse patologie che provocano danni a livello cellulare, andando così irrimediabilmente a svuotare il contenuto citoplasmatico.



LDH alto: quando preoccuparsi?


Un livello alto LDH può indicare danni tissutali e diverse condizioni mediche tra cui infarto miocardico, malattie epatiche, anemia emolitica, insufficienza renale e talvolta anche cancro. I valori normali di LDH variano in base al laboratorio, ma solitamente vanno da 140 a 280 U/L.


Bisogna preoccuparsi quando i livelli di LDH sono molto superiori al normale o se ci sono altri sintomi come affaticamento, debolezza o perdita di peso inspiegabile. Un aumento progressivo dei valori nel tempo o livelli alti senza una causa apparente richiedono ulteriori indagini. Anche livelli elevati di LDH in combinazione con altri marker anormali suggeriscono la necessità di accertamenti più approfonditi. È importante interpretare i livelli di LDH nel contesto di altri esami e sintomi clinici. Un medico deve valutare complessivamente i risultati per stabilire la causa esatta di un livello elevato di LDH e determinare il percorso diagnostico e terapeutico appropriato.



Come si misura l’LDH?


Il livello di LDH si misura facendo un classico prelievo del sangue nelle prime ore del mattino. L’unica raccomandazione è quella di essere a digiuno da almeno 8/10 ore circa. Inoltre, è vietato consumare alcool nelle 24 ore che precedono il prelievo. Ancora, il test sarà eseguito solo se il soggetto risulti essere in una posizione eretta da almeno 30 minuti. In caso si dovessero riscontrare valori di LDH altissimo, l’esame andrà ripetuto nuovamente dopo 1-2 settimane.


Un aumento dei valori di LDH potrebbe essere l’indizio di danni cellulari a carico di vari organi. Per questo motivo, nel caso l’LDH risulti sopra la media, sarà necessario rivolgersi al proprio medico di fiducia e fare altri test per avere una diagnosi chiara e precisa, nel più breve tempo possibile, sul proprio stato di salute.



Quali sono i valori normali di LDH?


I livelli di LDH possono variare a seconda dell’età del paziente, del sesso e della strumentazione impiegata dal centro analisi a cui ci si rivolge per effettuare l’esame. In linea di massima, comunque, i valori normali rientrano nell’intervallo 80 – 300 mU/ml.