PCR (Proteina C reattiva) alta e valori normali

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Una PCR alta, detta anche proteina C reattiva alta, è l’indice di un’infiammazione in corso che può essere causata da una patologia di lieve entità o da un’infiezione grave. Per questo motivo un livello di PCR alta rappresenta solo un primo campanello d’allarme e può essere valutata semplicimente effettuando un’esame del sangue. Invece per determinare l’origine e la natura del problema è indispensabile eseguire ulteriori esami, solitamente più specifici, da affiancare al valore della PCR.


Infatti la proteina C reattica (PCR) è da considerarsi solamente come una spia d’allarme che si accende solo quando sono in atto infiammazioni, che non necessariamente devono essere di natura grave. Il nome deriva dal fatto che la proteina C reattiva interagisce con il polisaccaride C dell’involucro che difende l’agente patogeno ossia il pneumococco. Essa viene prodotta dal fegato quando nell’organismo è in corso un processo infiammatorio e viene utilizzata per istruire il nostro sistema immunitario al fine di individuare le cellule da distruggere.


Per determinare il valore della PCR occorre eseguire un prelievo del sangue e nel caso dovessere risultare più alta dei valori normai è necessario eseguire altri esami. Infatti il solo valore della proteina in se stesso significa solamente che c’è qualcosa una potenziale minaccia per l’organismo, però tuttavia non pemette di comprendere di cosa si tratta nello specifico, tantomeno da dove ha origine il problema. Per tale ragione frequentemente viene impiegata solamente come un indice per controllare un’infiammazione in atto di cui già si conosce la natura. Un’ulteriore complicazione nasce dal fatto che il valore della PCR può essere l’indice tanto di una semplice appendicite, tanto di una patologia più grave come il tumore.



Cos'è la PCR?


La PCR, ossia la proteina C reattiva, è una proteina che viene sintetizzata a livello del fegato e la sua funzione è quella di segnalare un processo infiammatorio in atto. E’ possibile misurare Il valore della PCR mediante un prelievo del sangue ed un eventuale valore alto sta ad indicare che un agente esterno sta attaccendo l’organismo.


I livelli normali di una PCR risultano essere inferiori a 8 mg per ciascun litro di sangue, questo nel caso in cui appunto non si hanno problemi di salute. Nelle donne esiste tuttavia la possibilità che tale limite sia di poco più alto e solitamente ha la tendenza ad aumentare con il passare degli anni.


Di solito accade che il fegato ne produce in quantità maggiori dopo circa 2 ore dall’inizio dell’infiammazione e nel giro di due giorni viene ne viene prodotta una quantità cospicua nel sangue, che può risultare anche di un migliaio di volte superiore rispetto ai valori normali. Quando l’infiammazione viene risolta trascorrono all’incirca 18 ora prima che la PCR rientri nel livelli normali.



PCR alta cosa indica?


Ogni qualvolta viene superata la soglia degli 8 mg per litro la PCR può essere considerata alta. La gravità del problema è strettamente legata alla quantità di PCR che risulterà dall’analisi del sangue: più il livello è alto e più il rischio è alto. In linea generale si può affermare che finchè non si superano i 40 mg, l’infiammazione in atto non è da considerarsi sintomo di un’infezione di entità grave. Invece se la proteina PCR arriva o supera addirittura livelli di 200 mg allora è fondamentale comprendere immediatamente le cause che sono all’origine dello scompenso, poiché potrebbe essere indice di una grave patologia in atto.


Solitamente valori elavati di PCR sono dovuti ad infezioni batteriche come ad esempio ustioni, sepsi o in seguito ad un intervento chirurgico. Il proprio medico di fiducia, dopo un’attenta analisi della situazione, potrà prescrivere degli antibiotici già a partire da una concentrazione di 20 mg.



PCR alta cause


Frequentemente il dosaggio della PCR viene effettuato dopo un intervento chirurgico per controllare che non ci siano infiammazioni in atto oppure in presenza di un tumore o in seguito ad importante trauma. Qualore si fosse già a conoscenza di una infiammazione in corso allora un prelievo del sangue è impegato per osservare la situazione e verifacarne un’eventuale regressione o accertarsi che una patologia di tipo cronica non si acutizza nuovamente. Il primo caso comprende malattie come le infezioni batteriche o dovute a funghi, sepsi e infiammazioni a livello pelvico che interessano l’utero. Nel caso in cui siamo già a consocenza dell’infiammazione in atto solitamente si tratta di malattie infiammatorio a livello dell’intestino come la colite ulcerosa o il morbo di Crohn, malattie autoimmuni come il lupus e diverse tipologie di artrosi.


In linea generale il nostro medico di fiducia prescriverà un dosaggio della PCR ogni qualvolta che i sintomi possono far pensare ad un’infiammazione in corso e per capire l’orgine e la natura del problema.


Le cause di una PCR alta possono essere di diversa natura:


  • Tumore. Un valore di PCR alta non significa necessariamente la possibilità di una presenza di un tumore. Questo valore infatti indica che esiste un’infiammazione in corso nel nostro organismo e che potenzialmente, se il valore è troppo elevato, potrebbe trattarsi di un cancro. Tuttavia esistono anchge svariate patologie che possono essere all’origine del problema. In tal caso sarà compito degli specialisti comprendere con esattezza l’origine attraverso esami più specifici.


  • Malattie cardiavascolari. Nonostante non vi sia un parere concorde tra i medici, il dosaggio della PCR viene eseguito sempre più frequentemenre anche per stabilire un potenziale pericolo al livello cardiaco. Si pensa infatti che alcune malattie possono essere causate anche da valori diversi dai soliti valori di trigliceridi e colesterolo, per i quali di solito accade che più bassi sono i valori e meglio è lo stato di salute del nostro cuore. Invece la PCR, utilizzata a partire dall’inizio degli anni 90, è considerato un marker più affidabile e viene anche denominato PCR ad alta sensibilità.


  • PCR alta nei neonati (aumento fisiologico). Il valore della PCR viene anche usata per scoprire l’esistenza di un’infiammazione in corso nell’organismo di un neonato. Più precisamente, allo stesso modo degli adulti, la causa può essere una patalogia di lieve entità oppure una severe infezione di natura batterica come ad esempio la sepsi.

    Occorre far presente che nei neonati tale valore incrementa fisiologicamente nelle prime ore di vita, per arrivare fino a 25 mg per litro di sangun nei primi gioni dopo il parto e stabilizzarsi solamente dopo 96 ore. Ciò sta ad indicare che i cambiamenti della proteina C reattiva sono molto più frequenti nell’organismo di un neonato rispetto ad un adulto e questo perché il sistema immunitario si sta adeguando per combattere eventuali minacce esterne e risulta quindi più reattivo.



Proteina c reattiva alta e VES alta


La VES è un valore del sanque che può esaminato insieme al valore della PCR. La Ves è chiamata anche velocità di eritrosedimentazione che sta indicare la quantità di tempo che serve ai globuli rossi per posarsi sul fondo di una provetta di sangue. Quando i globuli rossi scendono (sedimentazione) rapidamente la casusa può essere dovuta all’alta concentrazione di proteine tra cui troviamo la proteina C reattiva. Tutto ciò sta ad indicare che c’è uno stato infiammatorio in atto.


Attualmente l’esame della VES è ritenuta meno attendibile nei confronti di altri valori come ad esempio la PCR e per questo motivo il suo dosaggio viene utilizzato sempre meno. Tuttavia rimane un valore molto affidabile per l’osservazione e la diagnosi di diverse malattie come la vasculite sistemica, l’artrite transitoria e la polimialgia reumatica.


La VES e la PCR sono due valori integrativi e aggiuntivi e non sono da considerare in se stessi specifici, poiché mostrano solamente se è in corso un’eventuale infezione o un’infiammazione nel nostro organismo.


In linea generale possiamo affermare che la proteina C reattiva risulta più alta nella presenza di infiammazioni di natura reumatica. Il valore della VES invece, ossia la velocità di eritosedimentazione, sta a segnalare la presenza di altre tipologie di infiammazioni che si possono collegare a disturbi infettivi come ad esempio faringiti o tonsilliti. Inoltre il valore della VES cresce in modo importante quando sono presenti patologie tumorali in atto o se vi sono infiammazioni di natura parafisiologica. Tuttavia occorre sottolineare che un elevato valore della VES non corrisponde sempre con la presenza di un tumore.



Come prevenire la PCR alta


Qualora si riscontrasse un livello della PCR alta allora sarà d’obbligo rivolgersi al proprio medico di fiducia, il quale prescriverà ulteriori esami e se necessario prescriverà una cura a base di antibiotici o farmaci specidici per diverse infiammazioni: un esempio sono è l’ibuprofene. Se invece si sta facendo solamente prevenzione, al fine di non far aumentare il valore della PCR, bisogna basarsi su uno stile di vita sano.


Sarà opportuno seguire una dieta sana ed evitare alcolici e fumo: infatti l’obesità è uno dei fattori che possono far aumentare il valore della proteina C reattiva. L’attività fisica, eseguita quotidianamente, aiuterà a mantenere valori normali. Inoltre è fondamentale tenere sotto controllo la pressione, specie per potenziali problemi cardiovascolari.


In ogni caso bisogna far presente che esistono diversi fattori che possono far aumentare in modo fisiologico il valore della PCR come ad esempio l’uso della pillola anticoncezionale o una gravidanza in corso. Inoltre il valore della PCT aumentà con l’aumentare dell’età.