Le paure ricorrenti tra le donne

paure ricorrenti tra donne

Ancora oggi nella società contemporanea, le donne continuano ad essere tormentate da alcune fobie ancestrali che vengono vissute con una sensazione di forte, persistente ed irrazionale paura che può essere associata ad un evento oppure ad un oggetto che crea una sensazione di disagio e malessere psico-fisico.


I casi di vere e proprie fobie vengono vissuti con un forte senso di limitazione della propria libertà dal momento che il soggetto perde la sua razionalità e l'autocontrollo, anche se ogni persona colpita da fobia la affronta in maniera diversa: talvolta ha bisogno di un po’ di tempo prima di tornare in sé ma in alcuni casi la situazione che crea disagio trova un rifiuto totale e non viene affrontata.


Tra i vari tipi di fobie quelle più diffuse tra le persone, ed in particolare tra le donne, sono rappresentate dai seguenti tipi di angosce: acrofobia, paura delle altezze; timore di volare, questa paura prende il nome di pteromeranofobia, mentre la paura di volare in aereo (aerofobia) è più diffusa nelle donne e gli attacchi di panico associati a questa fobia sono dovuti alla preoccupazione di restare vittima di un incidente.


Il sesso femminile prova ribrezzo anche per alcuni animali, è noto il senso di ripugnanza nei confronti dei ragni che alimenta una vera e propria fobia: l'aracnofobia; non poche persone, uomini e donne, che temono i serpenti, soffreno della cosiddetta ofidiofobia; tra gli altri animali che comunemente incutono delle ancestrali paure nelle donne ci sono i topi (musofobia), ma anche i cani: la cinofobia colpisce soprattutto il sesso femminile.


Tra le altre fobie comuni che possono tormentare indistintamente uomini e donne bisogna citare la paura dei piccoli spazi, o claustrofobia, che causa una mancanza di fiato; in molti soggetti di sesso femminile si riscontra la fobia degli spazi aperti: l'agorafobia viene vissuta con la sensazione di paura di non poter trovare un posto sicuro dove rifugiarsi quando ci si trova nel contesto di spazi aperti.


L'uomo moderno viene colpito inoltre da alcune paure legate all'ansia sociale che può evidenziarsi con la sperimentazione di alcune fobie che si palesano in situazioni relazionali, rientrano in questa categoria la paura della folla (enoclofobia) che attanaglia le persone che si trovano in mezzo a tanta gente e la paura di parlare in pubblico, o glossofobia. Alcune ragazze rivelano di aver paura del buio, la nictofobia infatti impedisce a molte di dormire al buio da sole, altre invece hanno la fobia del sangue (emofobia), una sensazone di terrore che si palesa in genere alla vista del sangue altrui.



Paure meno comuni nel sesso femminile


Ci sono poi delle paure di nicchia che tendono a colpire principalmente le donne, in questo elenco figurano delle fobie particolari legate ad eventi traumatici quali ad esempio la paura dei clown, o coulrofobia, che si riscontra spesso in chi ha visto dei film horror con protagonista un clown spaventoso. Non poche donne tremano alla vista di un ago sperimentando la cosiddetta belonefobia, una paura poco conosciuta, che rende impegnativo trovarsi davanti una siringa per sottoporsi ad un'iniezione, ma questa fobia può sorgere anche in presenza di un oggetto appuntito come un uno spillo, un coltello ed altri corpi contundenti che possono provocare tagli e ferite.


Una paura inconsueta che può colpire soprattutto le donne, suscitando una sensazione di forte imbarazzo, è quella di fare un clistere. Chi soffre di stitichezza cronica trova sollievo nella pratica dell'enteroclisma che permette di ripulire l'intestino, stimolando così l'evacuazione. L'efficacia di un clisterino permette di liberare l'ultimo tratto dell'intestino in maniera naturale visto che il principale ingrediente è l'acqua a cui si aggiunge il sale che contrasta l'assorbimento del liquido da parte dalle pareti intestinali con relativo assorbimento delle tossine presenti nel colon.


I problemi di evacuazione possono essere trattati anche con un clistere a base di altri ingredienti naturali quali: camomilla, argilla, caffè, bicarbonato, fiori di Bach. Quando si deve fare un enteroclisma ma si ha paura è meglio richiedere l'aiuto del personale infermieristico che saprà rilassare e calmare il soggetto durante questa delicata pratica, utilizzando un olio per lubrificare a livello locale per facilitare la fase di inserimento del clistere e raccomandando di assumere una posizione sdraiata sulla schiena con le ginocchia piegate verso il petto (posizione antalgica). Si tratta di un metodo semplice, ma anche molto utile per superare la paura di un clistere, un argomento di cui si parla ampiamente anche a quest'indirizzo: https://www.heliantus.it/paura-clistere/.



Come affrontare una fobia


Gli oggetti e le situazioni che fanno nascere uno stato ansioso possono ostacolare lo svolgimento di una vita quotidiana normale, perché tutte le fobie hanno delle caratteristiche comuni quali: sintomi intensi che risultano incontrollabili da parte del soggetto; rifiuto perentorio ad affrontare la situazione oppure ad entrare in contatto con l'oggetto fobico; conflitto tra la consapevolezza razionale che la paura non sia motivata e la sensazione che lo sia. La psicoterapia indica come affrontare al meglio una situazione fobica con lo scopo di riacquisire la capacità di entrare in contatto con la fonte della paura senza essere costretti a fuggire. Il trattamento di una fobia prevede l'apprendimento di alcune pratiche utili per gestire lo stato di ansia, a partire dalla tecnica della respirazione lenta per contrastare l'iperventilazione; si suggerisce anche di mettere in pratica il training attentivo che consiste nello spostare il proprio pensiero verso stimoli neutri per non alimentare l'ansia e non focalizzare l'attenzione sulla fonte che causa timore.