Protesi dell'anca: chirurgia ortopedica mini invasiva

protesi anca

Se da un lato il XXI secolo può essere considerato il secolo del progresso e dell’avanguardia, dall’altro lato ha visto l’insorgere di alcune importanti patologie legate alla sfera delle articolazioni delle ossa e dei muscoli. In tal senso infatti sembra che la malattia più diffusa di questo secolo sia l’artrosi, un’infiammazione acuta che colpisce le articolazioni e in particolare quelle delle anche e delle ginocchia. In seguito a recenti indagini, sembra che proprio in Italia, si assista ad un incremento costante di parte della popolazione che soffre di artrosi.


L’effetto di questa situazione è stato il conseguente aumento di interventi a carico di queste articolazioni, in particolare di impianti di protesi, arrivando a circa 170 mila ogni anno. A nascere e a svilupparsi per prima è stata la chirurgia dell’anca, grazie agli studi effettuati dall’ortopedico John Charneley che, già negli anni ’60 praticò per la prima volta un impianto di protesi all’anca.


Da allora le tecniche di chirurgia di protesi anca hanno compiuto innumerevoli e importanti progressi, tanto da arrivare a praticare una chirurgia ortopedica mini invasiva, volta a salvaguardare quanto più possibile il paziente.


Quando si affronta un problema di artrosi articolare che è diventato invalidante, la prima cosa da fare è rivolgersi al proprio medico di famiglia, che vi suggerirà uno ortopedico specialista. Questa è l’azione più importante! Non bisogna affidarsi ad un chirurgo ortopedico qualunque. E ora vi spieghiamo perché. Come accennato prima, la chirurgia ortopedica ha subito un notevole progresso, per cui un buon chirurgo ortopedico non sarà quello che interviene su qualsiasi caso di artrosi, ma sarà specializzato caso per caso. Ribadiamo che un buon chirurgo ortopedico si specializza in uno massimo due ambiti. Questo perché l’esperienza, fatta di studio e di pratica, in un settore specifico consente di padroneggiare le proprie conoscenze e di applicarle.


Il dott. Michele Massaro è un chirurgo ortopedico, specializzato in interventi di protesi dell’anca e del ginocchio che abbraccia e applica questa filosofia nel suo lavoro quotidiano. Il suo approccio alla malattia del XXI secolo è appunto quella accennata prima, della chirurgia ortopedica mini invasiva. Egli si ispira infatti ai concetti della TSS – Tissue Sparing Surgery, una tecnica mini invasiva che consente al paziente di ridurre il trauma chirurgico, salvaguardando così i tessuti del corpo. Un importante vantaggio di questo approccio, a lungo studiato dal Dott. Michele Massaro, è che si riducono in gran parte le resezioni muscolari e ossee.


La tecnica della protesi mini invasiva negli interventi chirurgici all’anca consente un risparmio muscolare e osseo, in quanto il dott. Michele Massaro utilizza una protesi più piccola di quelle tradizionali. Si sottolineano ancora una volta i vantaggi di questo modo di operare, molto all’avanguardia! Si evita di scollare e tagliare i muscoli che si inseriscono sul femore; l’intervento è sicuro e il conseguente decorso breve; il paziente può essere dimesso già dopo tre giorni. Tutto ciò è possibile grazie alla grande professionalità e competenza del dott. Michele Massaro, ma anche alla pianificazione pre-operatoria, totalmente computerizzata che garantisce massima efficienza e precisione durante l’intervento.