Colesterolo alto e integratori: alcuni suggerimenti

colesterolo alto e integratori

Ecco quando è possibile usare gli integratori per contrastare il colesterolo alto e quale scegliere


L’ipercolesterolemia, ovvero l’alterazione dei livelli di colesterolo nel sangue, rappresenta una condizione molto frequente della nostra epoca. Alla base di questa recente impennata sussistono alcuni elementi che caratterizzano lo stile di vita odierno. La frenesia della vita metropolitana, ad esempio, non concede tempo sufficiente da dedicare alla cura delle abitudini alimentari oppure all’attività fisica. L’ascesa dei fast food, dei pasti precotti e della sedentarietà hanno spianato la strada alla diffusione del colesterolo alto e, più in generale, alle patologie cardiovascolari.


Per contrastare il colesterolo alto esistono diverse soluzioni. In forte rialzo si configura la domanda di integratori naturali che, in specifiche situazioni cliniche, rappresentano una valida alternativa ai farmaci.


Entrando nello specifico, quando è possibile contrastare il colesterolo con gli integratori e quando ci si deve necessariamente affidare alla soluzione farmacologica?



Integratori per il colesterolo: quando assumerli


In linea generale, gli specialisti suggeriscono di mantenere i valori del colesterolo totale al di sotto dei 200 mg/dL. L’ipercolesterolemia può essere lieve, moderata o grave. Risulta grave quando il valore del colesterolo totale oltrepassa i 300 mg/dL. In casi di ipercolesterolemia grave, gli integratori risultano inefficaci e la soluzione farmacologica, rappresentata soprattutto dall’assunzione delle statine, rappresenta il percorso terapeutico da intraprendere coniugato ad una correzione dello stile di vita e del regime alimentare.


Seppur risulti necessaria in determinate circostanze cliniche, la soluzione farmacologica suscita riluttanza nei pazienti a causa degli effetti collaterali che comporta: mialgia, spossatezza, dolori muscolari, nausea e altro. Per questo motivo, laddove possibile, emerge una predilezione verso soluzioni terapeutiche differenti. Questa esigenza condivisa spiega l’ascesa sul mercato degli integratori naturali per contrastare il colesterolo alto.


Nei casi di ipercolesterolemia lieve e moderata, gli integratori per il colesterolo alto di origine naturale rappresentano una valida alternativa. Sul mercato esistono diverse soluzioni e scegliere quella più adatta non è semplice.



Integratori per il colesterolo: quale scegliere


Tra le soluzioni più gettonate ci sono gli integratori a base di riso rosso fermentato. Tuttavia alcuni studi riportati anche dall’EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, hanno evidenziato le analogie molecolari tra la monacolina K, una molecola prodotta dal riso rosso in seguito al processo di fermentazione, e la lovastatina, una delle statine più diffuse nella realizzazione dei farmaci anticolesterolo, evidenziando i pericoli di un utilizzo improprio e non controllato del riso rosso fermentato. Tra gli effetti indesiderati del riso rosso fermentato si registrano gli stessi dei farmaci a base di statine.


Un’altra soluzione molto richiesta è il Nurvast, un nutraceutico a base di estratto secco di mela annurca sviluppato in seguito ad alcuni studi condotti dal Dipartimento di Farmacia dell’Università di Napoli Federico II. Gli esiti degli esami condotti hanno evidenziato la capacità della mela annurca, una tipologia di mela tipicamente campana, nel regolare i livelli di colesterolo totale. La mela annurca, infatti, da una parte riduce i valori di colesterolo LDL, dall’altra stimola la produzione di colesterolo HDL, il cosiddetto "colesterolo buono".


Una soluzione naturale, clinicamente testata e senza effetti collaterali ma che presenta un limite, ovvero risulta efficace esclusivamente per i pazienti affetti da ipercolesterolemia lieve e moderata fino ai 260 mg/dL. Al di sopra di questi valori il nutraceutico Nurvast non garantisce i risultati desiderati.